“Si tratta di 20 componimenti in versi liberi racchiusi in sei sezioni – Isola, Naxos, Migrare, Delle Stelle, Lunaria, Vita – che arrivano a delineare la “vita” con i suoi lati bui e la sua luminosità. La raccolta fa spesso riferimento alla mitologia classica, per rendere ancora più palese il trait-d’union tra passato e presente e, nello stesso tempo, per sottolineare l’armonia del creato, il Kosmos, nell’alternarsi dei mesi e delle stagioni”.
“Un inno d’amore per la propria terra e la forza vitale della natura. Ma non solo. Si avverte uno stacco dell’autrice che arroccata su una torre ripidissima vede fluire ai suoi piedi l’incessante moto delle cose perforanti e forestiere. Uno scorcio di istanti resi eterni, quasi cavia da vivisezionare la stagione dei risvegli è osservata nelle sue gradazioni, nei suoi gesti, nel suo splendore marino”.
“Se leggiamo con la mente queste liriche appaiono geometricamente prefigurate, un articolato effluvio di nitidezza; se le ascoltiamo nel cuore, le custodiamo nella cassetta degli attrezzi del nostro pensiero. Vagano, e connotano uno spazio geografico, per poi rivelare quello dell’anima”.
“Una raccolta di meta-poesie, cioè si va oltre la poesia stessa; un opuscolo delizioso, ben masticato linguisticamente, composto di aria, acqua, terra, fuoco: radici di un amore infinito, quello che, rivolto al proprio, è forte dell’altrui mondo interiore”.
di Daniela Distefano
(La Sicilia, 27 aprile 2018)
Ancora nessun commento