Ho letto qua e là, in gran corsa e in preda ad un feroce mal di denti, di tracce difficili, complesse da svolgere, e di autori e temi che non si trattano a scuola, della cui argomentazione è difficile dire e scrivere, figurarsi argomentare, con la sola maturità dei diciotto anni; ma, vedendo citato un così gran numero di scrittori, di artisti e di poeti – e mi riferisco alle tracce artistico-letterarie – quali Alda Merini, Petrarca, la cara Dickinson, e poi Fattori, Munch, Hopper etc, non posso che apprezzare e rallegrarmene.
Sabato 12 maggio, presso la libreria Mondadori di Avola si è tenuto un bellissimo pomeriggio, che ha avuto come protagonisti i versi della professoressa Paola Liotta. L’attenzione principale è stata rivolta alla composizione “La Luce dell’inverno”.
Con l’autrice hanno dialogato il preside Angelo Fortuna, curatore della prefazione, e Giuseppe Inserra di Libreria Mondadori, che le ha posto alcune domande.
Domani, sabato 11 maggio 2018, alle 18 e trenta, in collaborazione con Libreria Mondadori di Avola, la presentazione della raccolta poetica “La luce dell’inverno”, edita dal Convivio Editore, e di altre rime, ovvero quelle dell’altrettanto neonata “La felicità è muta” (Algra Ed.), da cui questo libro è scaturito, a guisa di germoglio primaverile, nel 2017.
“Si tratta di 20 componimenti in versi liberi racchiusi in sei sezioni – Isola, Naxos, Migrare, Delle Stelle, Lunaria, Vita – che arrivano a delineare la “vita” con i suoi lati bui e la sua luminosità. La raccolta fa spesso riferimento alla mitologia classica, per rendere ancora più palese il trait-d’union tra passato e presente e, nello stesso tempo, per sottolineare l’armonia del creato, il Kosmos, nell’alternarsi dei mesi e delle stagioni”.
Ho molto care le parole che i miei primi, coraggiosi recensori, soprattutto colleghi e amici, appassionati quanto me di libri, di musica e di poesia, mi hanno riservato con sobria e disinteressata amicizia. Tra le tante, questa, dove affiora primigenio il legame con il mondo classico e con i grandi nomi della letteratura, che, prima di avere studiato, ho letto e sentito prendere corpo in me, per come mi si manifestavano in relazione al loro vissuto e alla loro carica umana e, a seguire, alla genialità e alla grandezza dell’ispirazione.
“La scrittura è davvero felicità, ma è anche una sfida…” a cura di Marialucia Riccioli
(La Civetta di Minerva – Anno X n.6 – 30 marzo 2018)
La Civetta di Minerva ha incontrato per Voi Paola Liotta, avolese, docente e scrittrice, organizzatrice culturale – insegna materie letterarie e latino nel Polo liceale dell’Istituto Superiore Statale “E. Majorana”, scrive sia in versi che in prosa, cura nella sua città dei tè letterari, presenta libri ed eventi, cura il blog “Di scritture, di sogni e di chimere”.